I lavoratori

L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

A capo della cascina vi era “el padrun”, il padrone, che poteva essere il proprietario dei terreni o chi li conduceva in affitto, il fittavolo(el fitaul). I numerosi lavoratori salariati erano manodopera specializzata; si occupavano chi della cura dei campi, chi della stalla, chi della trasformazione del latte, chi della riparazione degli attrezzi.

LAVORATORI SPECIALIZZATI NELLA CURA DEI CAMPI E NEI RACCOLTI

  • FATTORE (fatur), uomo di fiducia del padrone che coordinava e controllava i vari lavoratori dei campi.
  • CAPORALE (capural o om de nans), capo dei falciatori che dava il ritmo della falciatura dell’erba.
  • CONTADINI (paisan), addetti a tutti i lavori di campagna, specialmente allo sfalcio (lavoro quotidiano nella bella stagione), alla raccolta e alla mietitura; in autunno eseguivano i tagli degli alberi per la legna da ardere e in inverno spargevano letame, raccoglievano il ghiaccio e ripulivano le rive e i letti di rogge e fossi.
  • CAMPARO ADACQUATORE (campé o dacquadù), si occupava della cura dei canali e della perfetta irrigazione di campi e marcite.
  • CAVALLANTI (cavalant), addettI alla cura dei cavalli da tiro e alla loro guida al traino di carri e attrezzi (aratri, erpici, rulli etc.). Erano coordinati da un capo cavallante a volte affiancato da un sotto capo (sut cap cavalant).
  • BIFOLCO addetto alla cura e alla guida di una coppia di buoi. Nelle cascine più grandi poteva esserci il capo bifolco, il sottocapo bifolco e il bifolco semplice, ognuno con una coppia di buoi.

LAVORATORI SPECIALIZZATI NELLA CURA DEI BOVINI E NELLA MUNGITURA

  • CAPO MUNGITORE (casir), ad ogni turno, diurno e notturno, faceva il giro a chiamare i mungitori; mungeva lui stesso, accudiva le bestie, sorvegliava di notte la stalla in cui dormiva e assisteva i parti.
  • VICE CAPO BERGAMINO, mungitore con ruolo di vicecapo stalla.
  • MUNGITORI (famei o bergamin), un mungitore mungeva 15 vacche, puliva la stalla e gli animali, dava loro erba e fieno.
  • MANZOLAIO (mansulé), addetto alla cura dei capi non in lattazione.

LAVORATORI SPECIALIZZATI NELLA TRASFORMAZIONE DEL LATTE E NELL’ALLEVAMENTO DEI MAIALI

  • CASARO (casé), produceva il burro e i vari formaggi. Nelle aziende più grandi, potevano esserci anche il sotto casaro e il fuochista (che alimentava il fuoco sotto le caldaie).

Il capo casaro era anche il responsabile dei maiali che venivano alimentati con il siero di scarto della produzione dei formaggi.

  • ADDETTO ALLA PORCILAIA (el purché), portava il cibo ai maiali e teneva pulita la porcilaia.

ASSUNTI STAGIONALI (AVVENTIZI)

  • AVVENTIZI, lavoratori stagionali assunti per i periodi di massimo lavoro quali la fienagione e la mietitura.
  • CONTADINE, aiutavano in vari lavori come la raccolta dell’erba con il rastrello (le rastrelline), la fienagione (le fenére), la mietitura, la concimazione ecc.
  • MONDINE (mundaris), assunte per la monda e il trapianto del riso.

MANUTENTORI DEGLI ATTREZZI

  • FALEGNAME* (lignamé), costruiva e riparava carri, gioghi e attrezzi vari.
  • FABBRO E MANISCALCO* (feré), costruiva e riparava le parti in ferro degli attrezzi e metteva i ferri ai cavalli.
  • SELLAIO* (selé o basté), cuciva e riparava selle e finimenti dei cavalli.

*dipendenti fissi solo nelle cascine più grandi.

ALTRE MANSIONI

  • GUARDIA NOTTURNA (campagnon), sorvegliava le grandi cacine di notte per scongiurare i furti.
  • SOSTITUTO (fatut o strapason), uomo in grado di compiere molte mansioni e sostituire un lavoratore assente.
  • PORTATORE D’ACQUA (bevarol o acquarol), ragazzo che faceva la spola dalla fontana ai campi, in estate, per portare l’acqua fresca (grazie all’aggiunta di ghiaccio) ai lavoratori.

FIGURE PROFESSIONALI NON ASSUNTE, CHE PRESTAVANO LA LORO OPERA IN PIÙ CASCINE

PER IL LAVORO NEI CAMPI E I RACCOLTI

  • FALCIATORI CON FALCETTO (seghisin), tagliavano l’erba nei luoghi scomodi come le rive dei fossi per farne fieno che ricoveravano in fienili in loco e ritiravano a fine estate (lasciandone una parte al padrone).
  • CACCIATORE DI TALPE (tupé), pagato per la cattura delle talpe, conciava la pelliccia per venderla.
  • CRIVELLINO (crivelin) setacciava i raccolti col crivello.
  • MUGNAIO (murné), ritirava i cereali in chicco e li macinava al mulino.

PER GLI ANIMALI E I PRODOTTI DERIVATI

  • MENALATTE (menalat), ogni giorno ritirava il latte fresco da portare in latteria.
  • VETERINARIO, chiamato solo se l’esperienza del capo stalla non bastava a guarire gli animali.
  • MANISCALCO* (el feré), forgiava e applicava i ferri ai cavalli e ai buoi.
  • MACELLAIO, acquistava e macellava i capi di bestiame.
  • NORCINO macellava il maiale e preparava salami, cotechini, pancetta e strutto.

PRESTATORI D’OPERA CON VARIE MANSIONI

  • MURATORE (magut), controllava i tetti e faceva varie riparazioni.
  • SELLAIO (selé o basté), vendeva e riparava selle e i vari finimenti dei cavalli.
  • CARRETTIERE offriva il servizio di trasporto delle merci.
  • FALEGNAME* (lignamé), costruiva e riparava le parti in legno degli attrezzi.
  • FABBRO* (feré), costruiva e riparava le parti in ferro degli attrezzi.

*potevano essere lavoratori stabili nelle cascine di grandi dimensioni.

INTERLOCUTORI PER LA COMPRAVENDITA E LA ME- DIAZIONE

  • MEDIATORE (mediatur), era consultato dal padrone per le compravendite e per le assunzioni dei lavoratori.
  • ACQUIRENTI compravano prodotti per sé o da rivendere tra questi anche i compratori di fieno per alimentare i cavalli dei professionisti o delle famiglie benestanti della città.
  • RAPPRESENTANTI DEI CONSORZI AGRARI (dalla fine dell’800), vendevano, anche concedendo crediti, sementi, macchinari, bestiame.

AMBULANTI

In mancanza di denaro accettavano pagamenti in natura o tramite baratto.

  • FERRAMENTA, sul carro portava attrezzi: falci, rastrelli e forche in estate, roncole, accette e seghe in autunno.
  • CESTAIO (cavagnin), aggiustava, intrecciava e vendeva ceste e gerle.
  • STAGNINO (stagnin o magnan), riparava secchi, pentole e recipienti bucati.
  • MASTELLAIO (sigiunin), riparava mastelli, botti, tini di legno.
  • ARROTINO (mulita), affilava le varie lame da taglio.
  • SPAZZACAMINO, aiutato da un bambino che poteva infilarsi nei punti più stretti, puliva le canne fumarie.
  • CIABATTINO (bagatt, savatin, soculin), vendeva e riparava scarpe e zoccoli.
  • IMPAGLIATORE (cadreghin), riparava le sedie impagliate.
  • MATERASSAIO, arieggiava la lana e rifaceva i materassi.
  • VENDITORE (maiuliché), vendeva piatti e articoli per la casa.
  • DROGHIERE, vendeva alimenti di prima necessità.
  • MERCIAIO, vendeva scampoli e merceria.
  • OMBRELLAIO (umbrelé), vendeva e riparava ombrelli.
  • GELATAIO, con un carretto o in bicicletta, offriva 2 o 3 gusti di gelato servito su parigine (i coni).
  • BARBIERE (barbé).
  • SARTO
  • POLLIVENDOLO, vendeva pollame e pulcini e comprava uova.
  • PESCIVENDOLO (pescadù).
  • Vari VENDITORI STAGIONALI (di sementi, di angurie, di castagne …).

TRANSUMANTI

PASTORI (peguré), venivano dai monti e portavano al pascolo le greggi in inverno, accordandosi con il padrone per il pagamento.

MALGHESI, venivano dalle montagne con le mandrie a passare l’inverno in pianura. Affittavano una parte della cascina e compravano il fieno. Oltre al denaro, al padrone davano una quantità stabilita di stracchino (taleggio) che producevano in loco.

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